Alla figura di Greta Thunberg, svela il regista si affiancano poi gli altri protagonisti dell'opera: «A Greta hanno fatto seguito altre figure nelle cui vicende ho sentito riverberare i temi e le invettive del poeta latino: la giovane attivista italiana che con la sua sincera naivtè e il suo sincero terrore del futuro manda in lacrime i discorsi di un ministro dello Stato; Julia ‘butterfly’ Hill e la sua resistenza anticapitalistica al cinismo distruttivo delle majors, sospesa tra i rami di una sequoia; le anziane e accudenti donne dell’isola di Lesbo e la loro pietas per dei figli di altre madri, di altri paesi; i minatori d’oro africani e i braccianti delle nostre terre infette che ‘sudano sangue’ sfruttati dagli speculatori e muoiono insieme a quelle terre.
Sin da subito in questo materiale così eterogeneo, ha fatto capolino un ‘daemon’, uno spirito guida, il correlativo simbolico di questo sentimento di perdita credo, di natura ferita e in dissolvimento, ha fatto capolino un orso polare, uno di quegli orsi polari che alla fine di questo secolo secondo le stime non esisteranno più.»
Nelle note al testo, l'autore, Fabio Pisano spiega l'elemento dal quale ha sviluppato l'intera drammaturgia dell'opera, il perché dell'uso del dialogo e quale è il collante dei sei episodi caratterizzanti la trama drammaturgica. In ultimo, l'autore ci tiene a sottolineare l'operazione di adattamento fatta dal regista, in virtù della messa in scena.
«De Rerum Natura – There is no planet B è un testo che racconta in sei episodi il rapporto tra uomo e natura nel nostro contemporaneo; il titolo è ispirato all' opera didascalica in versi del poeta latino Lucrezio; opera che ha rappresentato il punto di partenza intorno cui sviluppare la drammaturgia; sei “libri”, un prologo, un interludio e un epilogo, in cui prevale la forma dialogica, perché è proprio attraverso il dialogo, attraverso la forza rivelatrice del dialogo che ho provato a restituire il Teatro in tutta la sua potenza, in tutta la sua affascinante capacità di turbamento. A raccordare tra loro gli episodi, è la voce della Natura, che, mediante l' uso dei versi originali dell' opera di Lucrezio, si rivela quale forza primordiale e motrice di tutte le cose. La drammaturgia è stata poi adattata dal regista, Davide Iodice, che ha composto una partitura per la messa in scena, rielaborando alcune parti del testo e eliminandone altre».
Teatro Grande Parco Archeologico di Pompei
27 | 28 | 29 giugno ore 21.00
DE RERUM NATURA
[There is no planet B]
liberamente ispirato al De Rerum Natura di Tito Lucrezio Caro
ideazione, adattamento e regia Davide Iodice
drammaturgia Fabio Pisano
con (in ordine di apparizione)
Aida Talliente (La Natura/Prima Donna di Lesbo/Mamma Orsa), Ilaria Scarano
(Seconda donna di Lesbo/Emilia), Carolina Cametti (Terza donna di Lesbo/La
donna sull’albero), MariaTeresa Battista (Venere), Greta Esposito (Ragazza),
Sergio Del Prete (Ministro/Pacific Lumber), Wael Habib (Bracciante/altre figure),
Giovanni Trono (Padrone/altre figure), Marco Palumbo (Striato, altre figure),
Emilio Vacca (Protele, altre figure)
e con la partecipazione straordinaria di ORCHESTRÌA:
Marco Fuccio, Giancarla Oliva, Chiara Alina Di Sarno, Giuseppina Oliva,
Tommaso Renzuto Iodice, Simone Rijavec, Laura Errico, Alessandro La
Rocca, Paola Gargiulo, Antonella Esposito, Massimo Renzetti, Guglielmo
Gargarella, Dmitry Medici, Nicolas Sacrez, Lucrezia Pirani, Melina
Russo, Giulio Sica, Francesco Cicatiello, Alina Shost, Giulia
Caporrino, Daniele Rensi, Ilaria Giorgi, Giulia Albero, Giorgio Albero
[il progetto speciale di musica inclusiva dell’associazione FORGAT ODV all’interno
della Scuola Elementare del Teatro – Conservatorio Popolare per le arti della
scena, a cura di Francesco Paolo Manna, Antonio Frajoli, Eleonora Ricciardi]
scene maschere e pupazzi Tiziano Fario
costumi Daniela Salernitano
luci Loic Francois Hamelin
musiche originali Lino Cannavacciuolo
assistente alla regia Carlotta Campobasso
una produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
Lo spettacolo è dedicato alla memoria della dott.ssa Annamaria Ciarallo, botanica.
Durata 1h e 40’ circa
Info: www. teatrodinapoli.it
©2024 The Hidden Review